L’emozione che si prova quando si ha tra le mani un bolide del passato che riprende vita non ha prezzo!
Se ti piace restaurare le moto vintage, la tappa a Mostra Scambio (4/5/6 novembre 2022) è decisamente obbligatoria perché potrai trovare pezzi di ricambio e manuali di istruzioni per ogni tua esigenza.
In attesa dell’immancabile manifestazione del Parco Esposizioni Novegro, ti diamo 5 pratici consigli per rimettere a nuovo la tua due-ruote retrò e per farla ruggire ancora.
Restaurare una moto vintage: l’importanza dei pezzi di ricambio
Il primo consiglio, per quanto possa sembrare scontato, è di assoluta importanza: presta la massima attenzione nella scelta dei pezzi di ricambio che utilizzi.
Quando si vuole restaurare una moto, specialmente se si è ancora alle prime armi, occorre rivolgersi a un meccanico o a una persona competente che sia in grado in grado di indirizzarti al meglio. Questo discorso vale soprattutto per la scelta dei pezzi di ricambio che, affinché diano valore al mezzo, devono essere originali.
Identificare i pezzi originali non è sempre facile; in questa operazione possono essere d’aiuto anche i manuali di istruzioni del veicolo.
Fotografa la moto prima di iniziare il restauro
Avere delle immagini di supporto è fondamentale prima di mettersi a lavorare, quindi è estremamente utile fotografare il mezzo prima di iniziare il restauro.
La moto, nello specifico, va fotografata nella sua interezza (dall’alto e dal basso) e con dei focus su tutte le sue parti, dalla ruota anteriore fino al fanalino posteriore. Ovviamente non è necessario avere un macchina fotografica professionale: si può usare anche uno smartphone purché si abbia un “album fotografico” completo di tutte le sezioni del bolide.
Ma a cosa servono, esattamente, tutte queste fotografie? La risposta è semplice: avere una base da cui partire quando bisogna rimontare i vari pezzi. Ricordarsi se le guaine e l’impianto elettrico devono passare a destra o a sinistra, per esempio, non è così intuitivo come sembra.
Rimozione completa del motore: sì o no?
Una delle fasi cruciali del processo di restauro è quella che arriva poco prima della messa a nudo del telaio, in cui bisogna decidere se rimuovere il motore completo oppure no.
Non c’è veramente un’opzione migliore tra le due e bisogna quindi scegliere in base alla propria esperienza e al proprio “istinto”.
Se si preferisce non togliere il motore completo, occorre mascherarlo bene per poi procedere con la verniciatura.
Se, invece, si opta per rimuovere completamente il motore, si può avere un risultato finale più efficace con un telaio sabbiato e verniciato che valorizza il restauro. Altri vantaggi della rimozione completa sono legati a una maggiore possibilità di revisione generale, di cambiamento delle fasce elastiche e di lucidatura dei carter (che normalmente sono di alluminio e molto ossidati). Scegliendo questa opzione, tuttavia, è bene farsi aiutare da un amico (perché il motore è pesante) e chiedersi se si hanno le capacità necessarie per lavorare senza troppe difficoltà.
Informati sulla numerazione del colore originale
Come per tutte le operazioni di restauro e ricostruzione storica, lo studio della documentazione è una fase che non deve mai mancare.
Di conseguenza, quando ti appresti a verniciare la tua motocicletta (o a farla verniciare da un carrozziere), non andare “a occhio” osservando delle foto del passato (che potrebbero avere anche una colorazione sbiadita) e recupera la numerazione del colore originale (RAL) dai registri storici o dalle case produttrici. Quest’ultime, se sono ancora in attività, potranno fornire anche informazioni precise sulla marca di vernice da utilizzare.
Non cambiare le viti e i bulloni
Il restauro, affinché sia esteticamente appagante, deve essere il più fedele possibile al modello di moto originale. Per questa ragione bisogna curare anche tutti i dettagli che rischiano di “modernizzare” troppo il veicolo, che risulterebbe quindi restaurato frettolosamente.
In questo frangente ha assolutamente senso, se possibile, non sostituire le viti e i bulloni. Usare prodotti acquistati da un ferramenta, infatti, non è molto professionale ed è quindi meglio usare quelli originali. Per evitare la ruggine e per lavorare meglio con essi, è consigliato sottoporli a processi di cromatura e di brunitura.
Ti aspettiamo a Mostra Scambio!
La lettura di questo articolo ti ha fatto venire voglia di partire a tutto gas sulla tua due-ruote?
Allora ti aspettiamo a Mostra Scambio dal 4 al 6 novembre!
L’appuntamento è al Parco Esposizioni Novegro
Sitografia
https://www.iconwheels.it/guide-motori/come-restaurare-una-moto-160689.html#steps_3