LA RISCOPERTA DELL’ENORME FRANCHISE DELLE MITICHE NINJA TURTLES
“Cowabungaaaaa!”
Il grido di battaglia delle Tartarughe Ninja è stato un sottofondo dell’infanzia di tante generazioni e continua ad essere sentito ancora oggi.
Dalla pubblicazione del fumetto originale delle tartarughe mutanti (risalente al 1984), infatti, ne è passata di acqua sotto ai ponti e il franchise è letteralmente esploso in tantissimi media diversi: altre serie a fumetti, cartoni animati, film live-action, serie-tv, videogiochi, giochi di ruolo e molti, moltissimi giocattoli di ogni tipo.
Dal momento che la prossima edizione di Novegro Borsa Scambio (fiera dedicata ai balocchi vintage) si fa sempre più vicina, vogliamo riscoprire insieme a voi l’evoluzione delle Teenage Mutant Ninja Turtles nel corso degli anni e dare un’occhiata ad alcune action figure rare e di valore.
Ma non indugiamo oltre e partiamo dalle origini!
Tartarughe Ninja: le origini
La prima incarnazione delle tartarughe antropomorfe è quella del fumetto in bianco e nero creato da Kevin Eastman e Peter Laird.
Il mood proposto dagli autori americani è molto diverso rispetto a quello della prima serie animata del 1987 (uno degli elementi chiave che ha portato al successo del franchise): c’è un forte intento parodistico di alcune popolari serie supereroistiche (i mutanti degli X-Men, i ninja di Daredevil e gli eroi teenager di New Teen Titans) e il clima generale è piuttosto violento e cupo.
La scelta di dare alle tartarughe il nome dei quattro artisti rinascimentali (Donatello, Michelangelo, Leonardo e Raffaello), a detta degli autori, vuole rimarcare al meglio la parodia su cui si innesta l’opera.
La trama, a grandi linee, racconta la storia di quattro tartarughe che, dopo essere state esposte a un agente mutageno, assumono un aspetto umanoide. Le creature vengono allenate nelle arti ninja dal maestro Splinter (un uomo che assunto le sembianze di un ratto dopo essere stato anch’egli esposto a un agente mutageno). L’intreccio vede i mutanti affrontare diversi villain, tra cui spiccano Shredder e i membri del Clan del Piede.
Il boom delle action figure e della serie animata
Il fumetto comincia immediatamente a far parlare di sé dopo la pubblicazione ma il successo planetario è ancora lontano.
Il comic viene infatti letto da una nicchia relativamente nutrita di appassionati e, in un primo momento, non riesce a entrare nel mondo dell’intrattenimento mainstream.
La rivoluzione copernicana in tal senso avviene quando, nel 1987, Eastman e Laird firmano un accordo con la Playmates Toys per la realizzazione di action figures delle quattro tartarughe. Consapevole della necessità di allargare il target di riferimento per questi giocattoli, la Playmates lavora con lo studio di animazione Murakami-Wolf-Swenson per dare vita al primo cartoon che narra le avventure dei mutanti, intitolato “Teenage Mutant Ninja Turtles” (“Tartarughe Ninja alla Riscossa” nella versione italiana).
In questa fortunatissima serie animata (10 stagioni e 193 episodi trasmessi dal 1987 al 1996) vengono introdotti degli elementi che caratterizzeranno le tartarughe ninja così come le conosciamo oggi: le maschere colorate (arancione per Michelangelo, rosso per Raffaello, viola per Donatello e azzurro per Leonardo) per distinguere meglio i protagonisti, le catchphrase, l’amore per la pizza e le personalità differenti. Il tutto con un design dei personaggi più “amichevole” e meno minaccioso.
Il cartone animato, visto il suo dichiarato intento di marketing, abbandona la violenza del fumetto originale prediligendo un’atmosfera leggera e divertente più adatta ai bambini. Le ultime due stagioni, tuttavia, sono più “dark” e vicine al comic di Eastman e Laird.
La ricezione del pubblico è estremamente positiva e questo permette alla Playmates di lanciare, nel 1988, la prima linea di action figure (che andrà avanti, in diverse “ondate”, fino al 1997 con tantissimi personaggi e accessori di ogni genere). I guadagni derivanti da questi e altri giocattoli a tema Tartarughe Ninja sono vertiginosi: si parla infatti di oltre un miliardo di dollari legati alla vendita del merchandising nel periodo compreso tra il 1998 e il 1992.
La serie storica di giocattoli raffigura le tartarughe con i travestimenti più svariati e a bordo dei veicoli più strambi.
Lasciamo parlare le immagini per farvi un’idea:
Il gigantesco universo cross-mediale delle Tartarughe Ninja
La passione del pubblico, seppur non più ai livelli dei fasti degli anni ’80 e ’90, non si è mai spenta e questo è testimoniato dai tantissimi prodotti di cui sono state protagoniste.
Per spiegare nei dettagli tutti i media relativi ad esse non basterebbe un intero libro e, per questa ragione, ci limitiamo a dare un’occhiata a quelli principali.
Le altre serie animate (con i relativi giocattoli)
La seconda versione animata dei mutanti è quella del 2003 (“Teenage Mutant Ninja Turtles”) e, pur rimanendo un prodotto per un pubblico di ragazzi, si avvicina maggiormente al design e al mood del fumetto originale (con alcuni cambi di stile di disegno e di atmosfera nelle stagioni 6 e 7). Anche questa serie animata ha successo e viene portata avanti per ben 7 stagioni e 156 espisodi (dal 2003 al 2010).
Pensavate fosse finita qui con i cartoni animati? Beh, vi sbagliavate. Tra le altre serie animate ci sono infatti quella in computer grafica del 2012 (rivolta a un pubblico di bambini tra i 6 e gli 11 anni e composta da 124 episodi in 5 stagioni) e quella del 2018 (“Rise of The Teenage Mutant Ninja Turtles”), che si sviluppa in 2 stagioni e 39 episodi. In quest’ultimo cartoon le tartarughe hanno un look completamente diverso e dei nuovi poteri.
Inutile specificare che pure in questi casi viene realizzata una nuova linea di giocattoli.
I film e le serie tv live-action
Vista la fama delle tartarughe ninja non sono certo mancate le loro versioni live-action (e non) cinematografiche.
La prima incarnazione di questo tipo è il film del 1990, basato in parte sul fumetto originale e in parte sul cartone animato degli anni ’80. Il lungometraggio, amatissimo dai più giovani, sbanca al botteghino per la sua capacità di alternare momenti seri a momenti divertenti e per l’utilizzo di animatronics di tecnologia avanzata per l’epoca. Il successo del film porta alla realizzazione di due sequel nel 1991 e nel 1993 (decisamente più vicini al mood spensierato della serie animata e tendenzialmente non apprezzati da pubblico e critica).
Vi sono poi altri tre film: “TMNT” del 2007 (animato interamente in CGI), il reboot “Teenage Mutant Ninja Turtles” del 2014 e il sequel di quest’ultimo “Teenage Mutant Ninja Turtles – Out of The Shadows” (2016). Le due pellicole più recenti sono state prodotte da Michael Bay.
Merita una menzione, nonostante il suo scarso successo e il parere molto sfavorevole della critica, la serie tv live-action “Teenage Mutant Ninja Turtles – The Next Mutation”, andata in onda per una stagione di 26 episodi dal 1997 al 1998. Ambientata in universo narrativo simile a quello dei film degli anni ’90, vede alcune modifiche nel design dei personaggi (che hanno anche delle armi diverse) e la presenza di una tartaruga mutante di sesso femminile (Venus).
Potevano mancare dei giocattoli realizzati apposta per questi film e per la serie tv? Ovviamente no.
Gli altri fumetti
La serie a fumetti di Eastman e Laird non è l’unica espressione della nona arte in cui hanno fatto capolino le “tartarughe adolescenti”.
Tra gli innumerevoli comics del franchise ricordiamo “Teenage Mutant Ninja Turtles Adventures” (1988-1995, ispirato al primo cartone animato ma con l’aggiunta di elementi originali) e la serie di IDW Publishing (ancora in corso dal 2011 e realizzata in collaborazione con Eastman).
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Le action figure più rare
Come tanti balocchi del passato, anche le tartarughe ninja sono diventate preda dei collezionisti e gli appassionati sono costantemente alla ricerca dei pezzi più rari (e costosi).
Ecco alcuni dei più noti:
Toon Burne
Questa figure del 1992 fa parte della linea “Toon Turtles” e raffigura il giornalista Burne Thompson, uno dei personaggi secondari della serie animata degli anni ’80. Equipaggiato con megafono, televisione, cellulare e altri attrezzi del suo mestiere, non ha venduto molto all’epoca del lancio sul mercato (probabilmente perché i bambini erano alla ricerca di un po’ di “azione”). Attualmente ha un valore stimato tra i 150 e i 200 dollari.
Hot Spot
Questo personaggio, dal design davvero bizzarro persino per gli standard delle Tartarughe Ninja, è un dalmata antropomorfo pompiere che esiste solamente nella sua versione action figure del 1993. Secondo quanto riportato sul retro della confezione del giocattolo, è un alleato dei quattro mutanti. Oggi viene venduto a circa 300 dollari.
DreamEX Set
Questo set di action figure è stato rilasciato unicamente per il mercato cinese nel 2017 ed è esplicitamente considerato come da collezione (più che da gioco). Le quattro tartarughe in scala 1/6, nello specifico, sono ricche di dettagli e di accessori (come le armi e le fette di pizza). È inoltre possibile utilizzare diversi tipi di mani per far assumere delle nuove pose alle figure. Vorreste acquistare uno di questi mutanti? Allora preparatevi a sborsare circa 650 dollari.
Super Shredder – Black Armor
Questa action figure del 1991 non è stata distribuita in maniera tradizionale e ciò ne aumenta la rarità. Il principale antagonista delle tartarughe con l’armatura nera, infatti, era stato rilasciato solo tramite una partnership con l’azienda di cibo in scatola Chef Boyardee. I bambini dovevano mandare un’ apposita mail all’impresa per ottenere questo giocattolo. Qui il valore economico si alza esponenzialmente e oscilla tra i 1000 e i 5000 dollari (a seconda delle condizioni di conservazione).
Scratch The Cat
Ci siamo, ecco ciò che è considerato un vero e proprio Sacro Graal dai collezionisti delle Teenage Mutant Ninja Turtles.
Scratch The Cat, in particolare, è un gatto umanoide dedito alle rapine in banca e compare in un videogioco del 1987 e in questa versione action figure del 1993. Rilasciato in edizione limitata, può valere fino a circa 3400 dollari.
Ti aspettiamo a Borsa Scambio!
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Se la risposta è “sì”, la tappa a Novegro Borsa Scambio è obbligatoria!
In fiera troverai tanti espositori italiani e stranieri con giocattoli vintage di ogni genere.
Appuntamento il 27 febbraio presso il padiglione C del Parco Esposizioni Novegro.