“ROBOTS AND SPACE TOYS – A TRIBUTE TO PAUL LIPS”: UN’AFFASCINANTE MOSTRA TEMATICA A NOVEGRO BORSA SCAMBIO

Rendere giustizia a uno dei più importanti collezionisti di giocattoli del mondo mettendo in esposizione la tipologia di balocchi a cui era più affezionato.

Ecco lo scopo della mostra tematica “Robots and space toys – A tribute to Paul Lips”, che verrà ospitata nel padiglione C del Parco Esposizioni Novegro durante la prossima edizione di Novegro Borsa Scambio (27 novembre 2022).

La mostra, nello specifico, darà spazio a oltre 100 robot e giocattoli spaziali prodotti tra gli anni ’50 e gli anni ’70, molto apprezzati da Paul Lips e rimasti nel cuore di tanti appassionati.

In attesa dell’inizio della manifestazione, abbiamo intervistato Armando Pozzi che, insieme a Edoardo Perazzi e Marco Preti, ha messo a disposizione i pezzi della sua collezione privata.

Paul Lips: un grande collezionista

Paul Lips (1963 – 2012) è stato un imprenditore e collezionista di giocattoli italiano di origini olandesi.

Per molti anni della sua vita ha viaggiato per l’Europa per ragioni lavorative e questo gli ha permesso di trovare tanti balocchi vintage di diverso genere. Tra questi ultimi spiccano i robot e i mezzi spaziali, che ha raccolto in un’incredibile collezione di oltre 300 esemplari. Il primo pezzo è stato acquistato all’inizio degli anni ’90 ed è stato un modello di Robby Space Patrol (ossia l’essere robotico della celebre pellicola “Il pianeta proibito”) inscatolato e in condizioni perfette. Da lì è partita la ricerca di giocattoli sempre più rari e affascinanti.

Dal momento che Lips ha lavorato per molti anni a Milano, Armando Pozzi ha avuto modo di conoscerlo di persona e ci ha raccontato alcune cose su di lui: “Ho conosciuto Paul tra il 1994 e il 1995, quando aveva un negozio di giocattoli situato sui Navigli milanesi come business secondario. Ricordo che, a volte, riparavo dei robot che aveva in negozio e lui, in cambio, me ne regalava degli altri. Nel 1996 ci siamo recati insieme all’enorme fiera del vintage di Atlantic City (New Jersey, Stati Uniti), sempre alla ricerca di balocchi spaziali. Nel 2005, per ragioni personali, Paul ha venduto la sua intera collezione di robot all’asta Christie’s, una decisione che viene ricordata anche oggi vista la bellezza e la rarità della merce. Nel 2012 è tragicamente scomparso in seguito a un incidente sul suo scooter, ma rimane uno dei collezionisti più conosciuti (non solo per i robot) anche negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Giappone”.

Il catalogo cartaceo dei giocattoli di Paul Lips messi all’asta Christie’s del 2005.

I robot in mostra a Novegro

I robo-giocattoli in mostra a Novegro Borsa Scambio, come già specificato in precedenza, non fanno parte della collezione di Paul Lips ma, essendo in parte gli stessi prodotti, sono un ottimo modo per rendere omaggio alla sua memoria.

“I balocchi spaziali esposti riguardano il periodo storico compreso tra gli anni ’50 e gli anni ’70 e hanno come modello emblematico Robby The Robot di “Il pianeta proibito” – ha spiegato Pozzi – Nello specifico, si tratta principalmente di giocattoli giapponesi (che talvolta, grazie alle loro caratteristiche meccaniche, si muovono come una persona vera), tedeschi, cinesi e, in minima parte, italiani. In generale, sono tutti pezzi piuttosto difficili da trovare. Il boom di questi robot è stato negli anni ’60, in cui, prima dell’allunaggio del 1969, si ricorreva molto alla fantasia per immaginare come sarebbero state le spedizioni nello spazio, uno spazio con pianeti sconosciuti abitati da esseri cibernetici”.

Alcuni esemplari della collezione di Armando Pozzi.

La nascita della passione di Pozzi

Armando Pozzi, anche per l’influenza di Paul Lips, ha iniziato a collezionare robot e giocattoli spaziali partendo da un interesse che ha sviluppato nella sua infanzia: “Sono nato nel 1961 e, da bambino, non avevo molti balocchi. Tra quelli che mi piacevano di più c’erano appunto i robot e, visto che i miei giocattoli sono scomparsi, da adulto ho iniziato a recuperare i modelli a cui ero più affezionato. Con il tempo ho progressivamente costruito una discreta collezione, che non ho intenzione di vendere perché la ritengo, a suo modo, intoccabile”.

Un interesse transgenerazionale

“Chi, come me, ha vissuto il periodo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 riesce probabilmente ad apprezzare al meglio questi giocattoli – ha sottolineato l’espositore – Tuttavia anche uomini più giovani sono attratti da queste chicche spaziali, al punto che, quando metto in mostra i miei robot in altre occasioni, mi pongono sempre molte domande”.

Una piccola carrellata di alcuni pezzi in esposizione

Door Robot Battery della Alps Japan, raro da trovare in queste condizioni.
Robby Robot della Nomura Japan – First Edition.
Space Station Nasa della Sh Japan – Varianti di colore.
La macchina nera è una Lincoln Futura Fiction della Alps Japan mentre la macchina rossa è una futuristica Car Fiction della Linemar Japan. Entrambi i modelli sono molto rari.
Da sinistra:  A) Planet Robot Ko Japan a molla di un colore molto raro. B) Posto Action (Robby) Nomura Japan di colore raro C) Space Man Battery Masudaya Japan con un raro colore dark green. D) Super Robot Tank Fiction Sh Japan realizzato con un colore raro.
Giocattoli spaziali cinesi inusuali. Sono di difficile reperibilità. 

Ti aspettiamo a Novegro Borsa Scambio!

Vuoi ammirare questa mostra e acquistare giocattoli del passato di ogni tipo?

Allora ti aspettiamo domenica 27 novembre a Novegro Borsa Scambio presso il padiglione C del Parco Esposizioni Novegro.