FABRIZIO VACONDIO È VINYL COLLECTOR, DJ E CANTAUTORE. CI HA RACCONTATO COSA SIGNIFICA FARE IL DISC JOCKEY UTILIZZANDO I VINILI, UNA PRATICA CHE È ORMAI SEMPRE PIÙ IN DISUSO.
La parola che, forse, racchiude al meglio l’essenza del disco in vinile è “unicità”: unicità nelle modalità di fruizione, unicità nella qualità audio e unicità del grosso packaging che contiene il formato musicale. Questa unicità, tuttavia, non si ferma solo a questi aspetti e, tra le sue altre numerose connotazioni, spicca l’attività di dj.
Attualmente, infatti, sono sempre meno i professionisti del settore che utilizzano esclusivamente dischi in vinile per i loro dj set e l’abilità nel mixare musica a tempo cambiando continuamente 33 e 45 giri è tutto fuorché scontata.
Abbiamo parlato di quest’ultimo tema con Fabrizio Vacondio, vinyl collector (che espone anche magliette con i loghi di etichette discografiche) e dj con molti anni di serate alle spalle che sarà presente con il suo stand alla prossima edizione di Novegro Vinile Expo.
Vinili e Dj set
Vacondio, in particolare, ha lavorato come dj professionista per circa 25 anni e le sue principali discoteche di riferimento sono state Picchio Rosso (Formigine, MO) Snoopy Disco Club (Modena), Yago Club (Sassuolo, MO) e Oasis (ex Robin Hood di Sassuolo, MO).
La sua formazione e il suo approccio al lavoro hanno un’impronta decisamente old school, che per gli appassionati di vinile è sicuramente un valore aggiunto.
“Ho fatto i miei dj set usando quasi sempre esclusivamente i vinili al posto che le chiavette o altri formati digitali – ha raccontato Vacondio – Ritengo infatti che, attualmente, il dj risulti quasi un robot durante le sue esibizioni e che l’utilizzo del vinile, invece, renda più umano il disc jokey e più spettacolare la sua performance. Questa scelta, d’altro canto, comporta delle abilità che non sono affatto banali. È infatti più difficile cambiare le canzoni a tempo e, nonostante esistano le versioni mix create appositamente per i dj set, è necessario conoscere molto bene i pezzi del proprio repertorio per capire quando passare da un disco ad un altro”.
Istruzioni per l’uso
Le parole chiave per “sopravvivere” a un dj set con i vinili sono “tempismo” e “riflessi pronti”.
“Quando si utilizza un 33 giri bisogna essere bravi a posare la puntina del giradischi sul punto esatto del disco in cui comincia la traccia. Anche in questo frangente possono aiutare le versioni mix delle canzoni ma occorre comunque avere un orecchio molto attento. Se si utilizzano i 45 giri, invece, c’è un vantaggio: essendoci una sola traccia per lato non ci sono problemi di posizionamento della puntina. Bisogna tuttavia essere più veloci nel cambio di disco vista la loro breve durata. I 45 giri hanno inoltre altre particolarità: sono spesso originali e rari e la loro versione mix, in molti casi, non esiste (la prima versione mix, infatti, è uscita in commercio nel 1975). In generale, per un dj set di circa 2 ore, utilizzo circa 40 vinili (che si traduce in una media di 3 minuti per ogni disco)”.
L’impagabile qualità audio del vinile
Gli appassionati di musica in vinile lo sanno bene: la qualità audio di questo formato è nettamente superiore a quella del compact disc, dell’mp3 e dello streaming e ciò contribuisce all’immortale fascino dei 33 giri e dei 45 giri.
Anche Vacondio ha ricordato questo aspetto, sottolineando però che non tutti i dischi in vinile hanno un suono ottimale:
“Negli ultimi anni i vinili sono tornati di moda ma, con la tecnologia odierna, non sono sempre registrati in un modo che renda loro giustizia in termini di audio. I dischi attuali, infatti, sono registrati in digitale e suonano quindi più “finti” e “di plastica” rispetto a quelli registrati in analogico. La differenza vera tra questi due tipi di registrazione la si può percepire meglio se si possiede un buon impianto stereo. A casa, per esempio, ho un disco di musica brasiliana registrato in analogico: ogni volta che lo metto in riproduzione mi sembra di avere una band che suona dal vivo in casa mia!”.
Un variegato gusto musicale
Come già accennato in precedenza, Fabrizio Vacondio è anche cantautore e ha recentemente pubblicato una canzone intitolata “Un giorno tornerai”.
“Durante le mie esibizioni mi piace mettere musica soul, funky, disco, house, afro, jazz, funk, boogie e fusion del periodo che va dagli anni ’70 fino ad arrivare ai primi anni 2000 – ha spiegato il dj – Allo stesso tempo mi piace anche ascoltare la musica melodica e cantautorale, che è il genere a cui assocerei la canzone che ho composto”.
Musica: una bellissima passione inspiegabile
Alla domanda su cosa sia l’elemento che apprezza di più della sua passione musicale, Vacondio non ha una risposta precisa: “È difficile dire perché ho scelto di dedicare tutto il mio tempo a questo settore. Sono sicuro di una cosa però: quando ascolto musica, quando la suono durante i dj set o quando ne parlo con altri appassionati sto davvero bene! Credo in quello che faccio e non mi fermo mai: vorrei raggiungere un sogno, ossia quello di crescere sempre di più professionalmente. La musica, infatti, è come la vita ed è sempre in evoluzione”.
Ti aspettiamo a Novegro Vinile Expo!
La lettura di questa intervista ti ha fatto venire voglia di accendere il giradischi?
Ti aspettiamo Sabato 30 aprile e Domenica 1 maggio a Novegro Vinile Expo presso il padiglione D.
Vacondio e altri espositori italiani e internazionali ti aspettano con vinili, cd e audiocassette per tutti i gusti.
Appuntamento presso il padiglione D.